Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 25 Settembre 2020

Oggi Gesù si trova solo con i suoi discepoli e chiede loro se hanno capito chi è Lui, che tipo di Messia è, e quindi che tipo di diffusori del Regno saranno in prima persona chiamati ad essere. Siamo a immagine e somiglianza del Signore che seguiamo! Le folle non hanno capito la novità della persona di Gesù. Infatti, lo associano a profeti defunti, allora la domanda di Gesù si fa diretta: chi sono Io per voi, chi sono Io per te?

Pietro identifica Gesù come colui che il Signore ha unto e inviato per portarlo e portarmi a un nuovo livello di figliolanza, di capacità di amare, sperare e credere in Lui, in me stesso e negli altri! Allora il Signore spiazza i suoi, non sarà una cavalcata trionfale, ma un cammino fatto di sofferenza, rifiuto e morte, prima di approdare a una vita risorta.

Oggi posso pregare a partire da quel volto di Gesù di cui io sono immagine, a cui somiglio. Cosa dicono le persone di me? A chi mi assomigliano? E io, in dialogo con il Signore, chi sento di essere? Cosa sento di volere e poter fare per diffondere il Regno del Padre?

Se il Signore ti concederà di entrare in questa prospettiva, oggi potrai con Lui rileggere le sofferenze, i rifiuti e le morti… Quale vita risorta stanno annunciando le fatiche del tempo presente?

Chiedi al Signore di sperimentare la gioia paradossale riservata a coloro che sanno di vivere le Beatitudini. Quella consolazione che il Signore dona largamente a coloro che patiscono perché fedeli all’amore a cui hanno detto di “sì”; a coloro che ripongono in Lui ogni speranza; a quelli che in virtù della sua Grazia sanno sperare e continuare cammini che molti altri avrebbero abbandonato!

Narciso Sunda SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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