Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 25 Luglio 2019

Gesù mentre sale a Gerusalemme mette in guardia i suoi discepoli, non sarà una Pasqua come le altre, durante la salita verso la città Santa il Signore preannuncia la sua passione morte e resurrezione. La scena narrata oggi è la risposta diretta a tale condivisione del Maestro.

In questo clima di smarrimento e timore la madre di Giacomo e Giovanni dà voce al desiderio che abita nel cuore dei discepoli (l’indignazione degli altri dieci mostra la loro pre-occupazione!): avere oggi la sicurezza che nel futuro tutto andrà per il meglio.

La risposta del Signore è straordinaria e nel rassicurarli, anche loro faranno parte di quella storia di morte e resurrezione, fornisce anche l’indicazione concreta del come entrare nella vita per sempre.

Contro ogni ansia e pre-occupazione Gesù ci invita a vivere questa nostra giornata al servizio dei fratelli e delle sorelle che troveremo sul nostro cammino, perché come noi ci metteremo al servizio dei fratelli e sorelle, così il Signore stesso si metterà al nostro servizio e si occuperà del nostro presente e dell’avvenire.

Contro la tentazione di farsi ingoiare dalla paura di un futuro tenebroso, possiamo chiedere al Signore la gioia di vivere il nostro quotidiano donando la nostra vita con generosità e coraggio.

Narciso Sunda SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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Il mio calice, lo berrete.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20, 20-28

In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

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