Non possiamo fare finta che non ci sia zizzania anche nella nostra vita, in quelle di chi ci sta accanto, nelle nostre comunità . Che cos’è questa zizzania? Sono quegli ostacoli nel cuore che mettono in ombra la vita: la paura di non essere abbastanza (bravi, amati, amorevoli e ciascuno trovi il suo), l’ansia del futuro e l’incapacità di vivere il presente, il costante confronto con le vite degli altri.
Queste ed altre ombre crescono insieme al seme buono. Il bene e il male convivono nel mondo e nei nostri cuori. Possiamo chiederci chi ha seminato, quando e perché ma ciò non toglie che il seme cattivo cresca affianco al seme buono. Che fare allora?
La buona notizia di oggi è che non c’è ombra per cui valga la pena estirpare anche il seme buono.
Che serve pazienza, mitezza, accoglienza anche delle ombre.
La seconda notizia è che non è la nostra natura a determinare il valore della nostra vita, ma la capacità di riconoscere – nel tempo e con discernimento – i frutti buoni dai frutti cattivi: bruciare questi ultimi e conservare e fare fruttificare i primi.
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato