Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 19 Aprile 2020

Ecco i discepoli nel cenacolo, a porte chiuse per paura e per codardia e con il cuore pieno di tristezza per la morte del maestro. Gesù li trova completamente impreparati alla sua venuta. Come noi, spesso, nel nostro quotidiano, chiudiamo fuori il Signore dalla nostra vita e dalle nostre relazioni, increduli o incapaci di vivere alla luce della buona notizia e timorosi del giudizio degli altri su di noi. Ma Gesù proprio in quella situazione si fa presente, ci dona la pace vera e ci riempie del suo spirito per inviarci come suoi discepoli.

Tommaso non era presente quando gli altri lo videro ed è tentato di non credere alla loro testimonianza. Ha bisogno di vivere quell’incontro in prima persona per credere che da quella morte nasca la vita. Così noi, in questo tempo, possiamo sentirci non presenti a noi stessi, incapaci di vivere come nostro il mistero della Pasqua, il mistero di un Dio che ci ama tanto da morire per noi.

Gesù ancora una volta ci viene incontro nelle nostre debolezze e ci permette di fare esperienza di lui.

Maria Buiatti Luca Baccolini


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