Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 18 Luglio 2020

Riunirsi per festeggiare, unire le forze per una causa comune, convergere con altri, anche sconosciuti, verso un luogo dove speriamo di incontrare una parola sensata, o una mano che possa aiutarci, guarirci. Gli umani non son creati per la solitudine. L’onestà drammatica del Vangelo: ci si può incontrare anche per fare il male, per confrontarsi e scegliere insieme dettagli e strategie dell’ingiustizia. Scendere dal letto e uscire di casa per celebrare la vita con altri o per bestemmiarla meglio.

La beffa della storia: i presunti esperti della legge di Dio si ritrovano per discernere come meglio violare lo spirito e la lettera del comandamento della vita («non uccidere!»), mentre molte vite incrinate e anonime, segnate forse dal sospetto («chi ha peccato, lui o i suoi genitori?»), si ritrovano inconsapevolmente dal lato dello Spirito di Dio.

Gesù si esercita nell’arte di vivere secondo il sogno di Dio: lontano dal consiglio degli empi, lontano fisicamente dalle loro piazze ma soprattutto da ciò che agita i loro cuori; raggiungibile e vicino per tutti quelli che sono animati dal fuoco santo della speranza, per sostenere con amore la loro fiammella, oggi e fino alla fine.

Matteo Suffritti SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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