Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 11 Dicembre 2019

Tu ricordi, tu mi ricordi il mio nome, a che valgo e per cosa sono fatto e perché ci sono.

Nel quotidiano posso sentirmi sempre di fretta, in affanno per correre dietro ai tempi stretti e alle consegne, per non deludere le aspettative degli altri, che mi mettono gran fretta. E perdo di vista il mio centro, il senso di tutto.

E allora tu mi dici di venire a te, in questo luogo di pace, di vita vissuta momento per momento, vivendo ogni istante pienamente. Pienamente consapevole di ciò che mi sta accadendo. Con gli occhi e le orecchie del cuore spalancati a vedere i tuoi segni e ad ascoltare le tue parole così come si fanno presenti nel mio qui e adesso.

Senza lasciare che le cose agiscano su di me, senza stare ai loro falsi vincoli.

Ettore Di Micco

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Venite a me, voi tutti che siete affaticati.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11, 28-30   In quel tempo, Gesù disse:   «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Parola del Signore

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