Gesuiti – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2019

Mentre Gesù passa, ai genitori viene spontaneo presentare i propri figli a una persona che irradia amore intorno a sé. È automatico spingere verso di lui ciò che hanno di più prezioso, il segno tangibile del loro amore, la loro speranza del futuro. Mettono davanti a sé i loro figli, non chiedono nulla per loro stessi, solo una benedizione che prometta loro che sì, il Signore si prenderà cura del loro più grande tesoro. Come loro, tutti noi abbiamo l’istinto di affidare in mani sicure, in mani premurose le nostre speranze più fragili, ovvero le più importanti.

Ecco i bambini quindi, che sicuri vanno verso colui che sa di accoglienza, che sorride nella folla e li guarda con tenerezza. Ma un ostacolo si frappone nel cammino. I discepoli li richiamano alla serietà, alla sobrietà, a non andare fuori dalle righe. Sono i dubbi che tutti noi abbiamo quando ci esponiamo, quando lasciamo vedere il desiderio di contatto, di relazione. La paura di non essere abbastanza per avvicinarci all’amore, di aver sbagliato qualcosa.

Ma Gesù spazza via i dubbi in un attimo, rimuove ogni barriera e colma la distanza tra lui e i bambini, tra lui e il nostro desiderio di essere amati e accolti. Non sopporta nessun richiamo all’ordine e al dovere, non se impedisce un’autentica voglia di amore, di contatto, di relazione. È proprio da quello che bisogna iniziare per costruire dentro di noi il suo regno, dal quel desiderio spontaneo di felicità, da quella sicurezza che qualcuno si prende cura di noi, da quella pretesa d’amore.

Gloria Ruvolo

Rete Loyola (Bologna)

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]

Mc 10, 13-16
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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