Gesù qui insegna qualcosa di molto semplice: come pregare, come relazionarsi con Dio. Tante volte abbiamo l’idea di andare da Dio sapendo già ciò di cui abbiamo bisogno e pretendendo che Lui ci dia risposta. Gesù ribalta la visione: Dio è un Padre, sa in anticipo ciò di cui abbiamo bisogno prima che glielo chiediamo. Allora perché si prega? Se il Padre conosce ciò che necessitiamo perché pregare per chiedergli qualcosa?
Chiedere non è sbagliato, nella preghiera. Ci sono varie richieste nel Padre nostro, tra cui anche una materiale: «dacci oggi il nostro pane quotidiano». Dio è un Padre premuroso che vuole il bene di tutta la persona. E, in buono stile ignaziano, pregando chiediamo sempre ciò che «voglio e desidero» (Esercizi spirituali 48).
Il Signore però desidera la nostra libertà e la nostra partecipazione adulta nella preghiera. Vuole che siamo noi a formulare le nostre richieste, ma con un punto di partenza del cuore diverso dai pagani. Dio conosce davvero tutto il cuore nostro, i nostri desideri più profondi. Ci chiede perciò di affidarci a Lui, in primis, di avere un cuore magnanimo, aperto a Lui.
Due sono i coraggi che richiede chi dice il Padre nostro: sapersi affidare, e voler perdonare.
Per questo diciamo, prima di fare delle richieste, «sia fatta la tua volontà ». Lo diciamo con la fiducia che la volontà di Dio è che noi possiamo pienamente realizzarci come uomini e donne, e Lui conosce i nostri desideri e sa meglio di noi, piccoli, come poterli realizzare. E nel riconoscerci figli siamo anche fratelli, e possiamo perdonarci a vicenda, perché sappiamo di essere fatti della stessa pasta: siamo tutti peccatori perdonati.
Daniele Ferron SJ
[…]
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà ,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.