fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 16 Giugno 2022

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Cosa dovrei dire, se non che la preghiera del Padre nostro è la preghiera che amo di più. Una preghiera che ci è stata insegnata direttamente da Gesù, e che è giunta a noi attraverso l’insegnamento degli apostoli, la preghiera che è stata da sempre pregata da tutti i santi, dai martiri, e da tutti i cristiani.

Una preghiera breve e semplice, ma che davvero ci mette subito nella disposizione giusta per entrare in dialogo con il Padre. Lui è nostro Padre perché ci ha generati, perché ci ama, perché ci educa e ci aiuta a crescere, e perché quando giungerà la morte ci risusciterà dalla morte. Lui è tanto vicino a noi, e tuttavia è nei cieli mentre noi siamo in terra, e questo evidenzia quanto il nostro modo di vivere, i nostri desideri e la nostra volontà, spesso siano molto lontani dal Padre.

Per questo nel pregarlo chiediamo che ci aiuti a portare un po’ di cielo in questa terra, un po’ di amore in mezzo a questo egoismo, un po’ di verità in mezzo a tante bugie e tanta ignoranza. E chiediamo a lui il pane di ogni giorno, che è il pane spirituale, vale a dire la sua parola, ma anche il dono dell’Eucaristia, ed è anche il semplice pane che è presente sulle nostre tavole. Perché è vero che l’uomo non vive di solo pane, non viviamo solo per nutrirci, ma pure il nutrimento ci serve per vivere.

Poi chiediamo di essere perdonati e nel chiedere questo prendiamo anche l’impegno di perdonare gli altri. E infine chiediamo che ci liberi dal male, da satana, dalle tentazioni del nostro nemico, e anche da quelle passioni cattive che talvolta sono dentro di noi. Davvero il Padre nostro è una preghiera divina, e noi adesso la preghiamo, con la nostra voce, con il nostro corpo, con la nostra mente, e con il nostro Spirito.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano