fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 14 Marzo 2020 – Lc 15, 1-3. 11-32

Quanto amore c’è in questo Vangelo, in questa parabola. L’amore del Padre che ha nei confronti dei suoi figli. È talmente grande che li lascia liberi di scegliere cosa voglio fare, di scegliere andare via o di non entrare a fare la festa.

Il Padre è paziente, è pieno di amore, non obbliga. Questo è vero amore! Ognuno di noi può riconoscersi in questi figli. Possiamo pensare di essere più liberi se andiamo via dal Padre o possiamo non desiderare di entrare, pur essendo da sempre con Padre. “Allora ritornò in sé.” la verità di noi ci fa scoprire il Padre che ci attende con le braccia aperte.

“Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.” Dio guarda la tua storia, la tua vita con la tenerezza, le tue cadute con la misericordia, le tue lotte con compassione. Che meraviglia avere un Padre così! Per lui siamo importanti noi, non i nostri sbagli!

Però alla fine dipende da noi se vogliamo cercare il nostro Amato che ci attende, che vuole baciarci. Tocca te! Sappi che Qualcuno ti sta aspetta.

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