Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 9 Gennaio 2022

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Seconda Domenica di questo 2022.

Come sempre si celebra il “ Battesimo del Signore “.

E’ una pagina importante in quanto introduce Gesu’ nella sua vita pubblica.

Il Battesimo è quindi segno di cambiamento, per noi e anche per il Signore.

Tutti noi non ci rendiamo forse troppo conto dell’importanza del Battesimo nelle nostre vite.

Il fatto di riceverlo in tenera età non consente di prendere atto della sua portata rivoluzionaria.

Il Battesimo ti innesta in Dio, il Battesimo, rigenerandoti, ti dona la possibilità di vivere da Figlio di Dio.

E’ il Battesimo nello Spirito.

E’ il Battesimo che solo Cristo ti puo’ dare.

Cio’ consente di capire, ancora una volta, la grandezza di Giovanni il Battista, che si esprime nella sua umiltà.

La gente si chiedeva se non fosse lui il Cristo.

Poteva “ approfittare del momento “, della sua “ notorietà “, ma resta umile, resta fedele al suo ruolo di “ Voce “, di “ annunciatore di Gesu’  “.

Io vi battezzo con acqua ma viene colui che è piu’ forte di me a cui non sono degno di slacciare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco “.

Io sono “ acqua “, Lui è “ fuoco “.

Io vi dico di immergervi, di cambiare rotta, di colmare le valli, di abbassare i monti,in altre parole di” prepararvi “ alla venuta del Salvatore.

Lui è fuoco, Lui e solo Lui vi dona il fuoco dell’amore, dello Spirito Santo, quello che vi consente di affrontare la lotta contro il demonio e di “ vivere come Lui “ avendo “ Lui che vive in voi “.

Questo è il Battesimo nello Spirito: “ Prendere consapevolezza che Dio ci abita e che, quindi, non dobbiamo cercarlo altrove perché è in noi “.

Cio’ ci dà la forza per vivere come Lui e per realizzarci pienamente in conformità del sogno che ha su di noi: questa è la Santità.

Fermiamoci oggi a meditare e a ringraziare il Signore per il grandissimo dono del “ Battesimo nello Spirito “ che ci ha dato e non sciupiamolo ma impegniamoci a farlo fruttare.

Buon Domenica e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.