Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 6 Dicembre 2021

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“ E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni “.

Gesu’ guarisce grazie alla potenza del Padre, che poi è la sua.

Questo è il messaggio della pagina odierna: Gesu’ è venuto per guarirci, è l’unico che puo’ farlo.

Chi guarisce e da cosa guarisce?

Vediamolo.

CHI GUARISCE

Coloro i quali hanno fede, hanno fiducia in Lui, lo riconoscono quale loro Signore e Redentore.

E’ un passaggio fondamentale questo.

Il primo comandamento dice: “ Io sono il Signore tuo Dio “.

La versione ebraica aggiunge “ che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù  “.

Ecco chi viene guarito: chi “ riconosce “ che il Signore è suo Dio in quanto lo “ conosce “, ha fatto “ esperienza di Lui “ prendendo atto di tutto quanto “ Dio ha fatto per Lui “.

In questa pagina del Vangelo gli uomini che portano il paralitico a Cristo sono “ quelli che hanno fede “, che non si fermano dinanzi agli ostacoli, dinanzi alle persecuzioni pur di condurre altri fratelli a Cristo.

Grazie a questi uomini di fede anche ulteriori esseri umani, come il paralitico, se vorranno, se riconosceranno la grandezza di Dio, saranno guariti.

Noi siamo uomini di fede?

Annunciamo Cristo?

Portiamo gli altri a Gesu’?

COME GUARISCE

“ Ti sono perdonati i tuoi peccati “;“ Alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua “.

Il Signore guarisce sia l’anima che il corpo ma…. l’anima ha la priorità.

La mentalità umana ci fa pensare che per il paralitico è stata piu’ importante la guarigione del corpo, il potersi alzare dalla barella e il tornare a casa sua risanato nel fisico.

Per Gesu’ non è cosi’.

E’ piu’ importante il perdono dei peccati.

Il peccato, infatti, è cio’ che tiene lontano da Cristo, è cio’ che, giorno dopo giorno, ci rende schiavi, ci rende curvi, fino a farci diventare “ paralitici dell’anima “ prima ancora che del corpo.

E’ allora necessario guarire prima nel cuore perché da quella guarigione deriverà quella del corpo.

Se un uomo si sente perdonato, riconciliato, ha quella forza necessaria per rialzare anche il suo corpo, per lasciare il suo lettuccio di peccato e tornare a casa sua, cioè dal Padre, come fece il figliol prodigo, certo che troverà un Padre felice di riabbracciarlo e di far festa perché “ un suo figlio sarà tornato in vita “.

Questi sono i prodigi, i prodigi dell’amore, che i “ farisei e Maestri della legge “, chiusi nel loro formalismo, non possono comprendere.

Chiediamoci quindi oggi: “ Vogliamo guarire nel cuore prima ancora che nel corpo? “; “ Riconosciamo che è Dio l’unico dottore che puo’ operare in noi queste guarigioni? “

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.