Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 7 Dicembre 2020

Il Signore opera, il Signore salva…quando vede la fede.

Questa potrebbe essere la sintesi del meraviglioso testo con cui si apre questa settimana.

Gli uomini che, in tutti i modi, “ cercavano “ di fare entrare il paralitico per metterlo davanti a Gesu’, sono “ uomini di fede “ perché non si lasciano abbattere dalle difficoltà, dagli ostacoli, ma persistono nel loro intento in quanto certi che il Signore agirà.

Quegli uomini devono essere il nostro modello.

Anche noi cristiani dobbiamo essere cosi’ radicati nella fede da non scoraggiarci dinanzi a nulla e di perseverare sia in un cammino individuale di fede sia in un cammino di evangelizzazione dei fratelli.

Ci rifiuteranno, ci faranno dei sorrisetti ironici, ma non dobbiamo scoraggiarci: dobbiamo portarli al Signore perché sono paralitici che hanno bisogno del medico.

Ed ecco che il Signore opera.

Il testo utilizza un’espressione bellissima: “ Vedendo la loro fede disse:….“

E’ la fiducia di quegli uomini, la certezza che ripongono in Cristo, che spinge il Maestro ad operare.

E cosi’…….” rimette i peccati “ al paralitico.

Va bene…ora hai esagerato.

Chi ti credi di essere?

E’ questa la reazione dei farisei: “ hai bestemmiato, chi può perdonare i peccati se non Dio soltanto? “.

E qui c’è l’altro passaggio importantissimo, che i farisei ( e forse anche noi ) non avevano compreso.

Cristo non è un guaritore di corpi, un dottore bravissimo o, addirittura, un mago; non è uno che con una bacchetta magica ti risolve i problemi quotidiani ma è molto, molto, di più.

E’ colui che ha il potere di rimettere i peccati.

Bene dicono i farisei quando affermano “ chi puo’ perdonare i peccati se non Dio soltanto “?

Male fanno quando, nonostante i loro studi e la loro “ religiosità “, non riescono a comprendere che Cristo è il figlio di Dio e, quindi, è Dio.

Puo’ quindi “ rimettere i peccati “.

Sia anche per noi questo un grosso insegnamento.

Cristo è il nostro Redentore, ci libera da una schiavitù, quella del peccato, molto più forte rispetto a quella derivante dall’invalidità fisica.

Gesu’, rimettendoci i peccati, elimina le nostre paralisi, le nostre sclerosi dell’anima, e ci rimette in vita.

Alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua “ è allora una frase per noi tutti.

Cristo ci sta dicendo: il peccato ti teneva chino, ripiegato su te stesso. Io, rimettendolo, ti consento di alzarti, di prendere il tuo lettuccio e di tornare a casa.

Prendere il lettuccio significa conservare la memoria del peccato compiuto, ma affrontarlo da alzato, a faccia a faccia, certi che, seguendo Cristo, non si ricadrà più in esso e non si tornerà a sdraiarvici sopra.

Tornare a casa significa essere di nuovo veramente uomo, liberato dal peccato, e, pertanto, pienamente immagine di Cristo.

Solo Cristo guarisce, solo Cristo libera.

Facciamo nostro il meraviglioso invito che leggesi nel testo del profeta Isaia ( Is 26,4 ):

Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna “.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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