“ Non è costui il figlio del falegname? “
La frase è emblematica del modo di pensare della “ gente “ dell’epoca e…di oggi.
Le persone ti etichettano, ti assegnano un “ ruolo “ in virtù della tua estrazione sociale, della tua storia familiare.
Se sei “ il figlio del falegname “, “ da dove ti vengono tutte queste cose “?
E’ uno scandalo.
Cosi’ è visto Cristo.
Come uno scandalo perché non è quello che loro dicono che dovrebbe essere in relazione alla sua provenienza.
I contemporanei di Gesu’ si fossilizzano sui loro preconcetti senza prendere atto dell’evento più importante: che Gesu’ insegnava nella sinagoga, aveva sapienza e compiva prodigi.
Dinanzi a cio’ avrebbero potuto ricredersi o, quanto meno, interrogarsi; invece, rimanendo rigidi nei loro schemi, pur rimanendo “ stupiti “ ritenevano scandaloso il comportamento di Cristo.
Attenzione allora a non riprodurre anche noi questo atteggiamento.
Non restiamo fissi nelle nostre rigidità , se incontriamo qualcuno, ad esempio il prete della nostra parrocchia, un volontario, che ci porta Cristo, ce ne parla con entusiasmo e competenza, è testimone credibile degli insegnamenti del Vangelo, non ci chiudiamo dinanzi ai nostri pregiudizi, alle nostre etichette, ma, al contrario, ringraziamo di averlo incontrato e facciamoci coinvolgere.
Diversamente perderemo la possibilità di cambiamento che ci era stata donata ed il “ profeta nostrano “, a causa della nostra incredulità , non potrà fare miracoli in casa sua.
Buona giornata a tutti.