Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 30 Settembre 2021

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“ In quel tempo il Signore designo’ altri settantadue e li invio’ a due a due davanti a sé in ogni città ed io ogni luogo ove stava per recarsi “.

DESIGNO’

Designare significa “ indicare la persona più idonea “ per lo svolgimento di un determinato incarico.

Ognuno di noi è designato.

A ciascuno è affidato da Dio un compito specifico.

Per questo siamo tutti cosi’ “ stupendamente diversi “; solo adempiendo a cio’ a cui siamo veramente chiamati possiamo dare il nostro contributo alla costruzione del Regno di Dio.

INVIO’

La designazione è il primo passo.

Ad essa segue l’invio.

Dio ci sceglie e poi…ci manda.

Nessuno puo’ operare stando fermo ma deve camminare, deve andare, deve svolgere, nel mondo, la sua missione.

A DUE A DUE

Meraviglioso.

Dio non ci manda da soli.

Ci invia “ a due a due “.

Questa indicazione spezza definitivamente il concetto di una Chiesa intimistica, vissuta sempre da soli, con esclusione di tutto e di tutti.

NO

La “ solitudine “, il “ silenzio “, sono spazi necessari, fondamentali per il nostro percorso di fede e non devono, quotidianamente, mancare.

Ma sono luoghi non dove rifugiarsi per sempre, ma da cui attingere energie per poi “ andare “ a svolgere la nostra missione.

Si rischia, altrimenti, la “ sindrome “ di Pietro, Giacomo e Giovanni, che non volevano più scendere dal monte Tabor dopo aver assistito alla Trasfigurazione.

“ Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia “ ( Mt 17,4 )

Si, fratello, sorella.

La tenda la devi fare, ti devi anche chiudere dentro, ma, poi, devi uscire.

La vita non è fatta per stare chiusi nella tenda!!!

A due a due.

Perchè?

Perchè la Chiesa è comunione.

In due ci si incoraggia, ci si sprona, ci si incita, si litiga pure.

L’alterità è fondamentale.

Senza l’altro nessuno di noi sarebbe in grado di vedersi come realmente è e rischierebbe di credersi perfetto, non bisognevole di nulla, bastante a se stesso.

E’ il delirio dei tempi moderni.

A due a due.

E’ a volte difficoltoso, come si vede nella vita di coppia, ma è vitale.

DAVANTI A SE’

Stupefacente.

Do si fida cosi’ tanto di noi che ci manda “ davanti a se “.

Dobbiamo essere gli “ apripista “ di Cristo.

E’ un dono ed anche una responsabilità.

Se, infatti, saremo testimoni credibili del Vangelo, Cristo potrà facilmente entrare “ in ogni luogo ove stava per recarsi “.

Se, al contrario, saremo testimoni che danno scandalo, impediremo a Dio di entrare e di operare nella vita delle persone.

Animo, fratelli, impegniamoci ad essere “ operai “ del Signore ed annunciamo a tutti, con gioia: “ E’ vicino a voi il Regno di Dio “.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.