Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 26 Luglio 2020

Il Vangelo di questa Domenica è il continuo di quello della precedente.

Cristo prosegue nel dirci a cosa è “ simile “ il Regno dei Cieli.

Facciamo, allora, un breve “ riassunto della puntata precedente “.

Domenica scorsa le similitudini erano state con il frumento, il granello di senape e il lievito.

Oggi, tralasciando, per un attimo, la rete gettata in mare, il Regno è paragonato ad un “ tesoro nascosto nel campo “ e ad una “ perla di grande valore “.

La costruzione del brano, nello spiegare le prime due similitudini, è identica.

L’uomo ( o il mercante ) trova il tesoro ( o la perla ) e, pieno di gioia, “ va, vende tutti i suoi averi “ e compra il terreno ove è nascosto il tesoro ( o la perla ).

L’indicazione che vuol darci il testo è chiarissima.

Il Regno di Dio è la cosa più preziosa che esiste e, quindi, per conquistarlo, vale la pena di “ vendere tutti i propri averi “.

Significa, in altri termini, che le primizie del nostro tempo, del nostro impegno, vanno date a Cristo.

Cristo è la priorità perché “ ci mostra il Padre “ consentendoci, in tal modo, di arrivare ad ottenere la cosa più preziosa: “ Il Regno di Dio “.

Dobbiamo allora farci un esame di coscienza e chiederci a cosa attribuiamo, nella nostra vita, la priorità, in cosa impieghiamo le nostre migliori energie, a cosa finalizziamo i nostri sforzi ed il nostro lavoro.

E’ probabile che, da quest’analisi, scopriremo che diamo il meglio di noi per arrivare ad ottenere qualcosa ma non per incontrare Qualcuno, quell’unico che può dare senso alle nostre vite.

Se Cristo diventa un di più, un impegno tra gli altri da relegare, quando va bene, ad una mezz’ora la Domenica, allora “ Il Regno di Dio “ non è il nostro obiettivo, il nostro desiderio, ma, anzi, è qualcosa di “ secondario “, “ irrilevante “, che può, alla bisogna, anche essere tagliato.

A questo punto propongo allora una “ provocazione “.

Se ci accorgiamo che siamo tra quelli che non danno la priorità al Regno, chiediamoci, nell’ordine: 1) a cosa diamo la priorità; 2) se cio’ che abbiamo scelto come priorità ci sta conducendo alla felicità.

Se la risposta alla seconda domanda è SI…complimenti, sei “ felice “ accontentandoti di una dimensione orizzontale.

Se la risposta alla seconda domanda è NO, è automatico che ti sorga il dubbio che stai impiegando le tue energie per qualcosa per cui “ non vale la pena “.

E se ti sorge, perché non provi a riordinare le priorità?

Spesso accade, infatti, che, pur vedendo che una strada non ci porta alla gioia, continuiamo, per abitudine, a seguirla, senza avere il coraggio di tagliarla e di cercarne un’altra.

Cio’ è deleterio perché porta a a sprecare anni di vita.

Se sei, quindi, tra coloro che hanno risposto NO alla seconda domanda, che ne dici, da oggi, di dare una chance a Cristo, di scegliere di darti un tempo di preghiera, di lettura della scrittura, di riscoperta dei sacramenti?

Prova e, ti assicuro, farai come il mercante di perle preziose o come chi ha trovato il tesoro: “ venderai tutti i tuoi averi “ per avere la perla ( o comparare il campo ) perché ti accorgerai che Dio solo ti da gioia.

Diventerai cosi’ quel “ pesce buono “ che, liberato dalle “ reti “, dai legacci che gli impediscono di “ vivere una vita piena “, alla fine del mondo sarà accolto nel Regno e non sarà “ gettato nella fornace ardente “, a cui si è condannato da solo con una condotta di vita scellerata, impostata su priorità sbagliate.

Convertiamoci a Cristo, diamogli il PRIMO POSTO, ed il Regno sarà nostro.

Buona Domenica a tutti.


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