Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 19 Aprile 2022

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Facciamo un “ piccolo passo indietro “ e, dopo la parentesi di ieri in cui avevamo letto il Vangelo di Matteo, torniamo al testo di Giovanni, ai versetti successivi a quelli di Domenica.

Avevamo lasciato Maria che, “ trafelata “ dopo aver visto la pietra tolta dall’ingresso del sepolcro, corre a dirlo ai discepoli.

Vi è poi la “ corsa “ di Pietro e Giovanni i quali, Giovanni per primo, dopo aver visto il sepolcro vuoto, “ credono “.

Maria è invece spaventata.

Piu’ realisticamente, non essendoci il corpo di Cristo, pensa che qualcuno lo abbia “ rubato “.

A quel punto piange.

Piange per un’assenza.

Non ha capito che quell’assenza è “ prova della presenza “.

E allora…..ci vuole un aiuto.

“ Perchè piangi? Chi cerchi? “

Queste le parole che le rivolge “ un tale “ che lei non riconosce.

Maria ancora non comprende e chiede “ a quel tale “ se è lui che ha portato via Gesu’.

A quel punto quell’uomo pronuncia il suo nome: “ Maria “.

E’ la chiave di volta.

Si sente chiamata per nome e capisce che il Signore è Risorto.

Nessuno aveva rubato il suo corpo perché Cristo era vivo, presente e dialogate con lei.

Vivente, presente e dialogante.

Ecco come è il nostro Signore.

Il testo di oggi vuole dirci questo: abbandoniamo l’idea che Gesu’ sia “ un morto da piangere “.

Questa Chiesa ferma al Venerdi’ Santo, al dolore, non è la Chiesa di Cristo, è una false immagine della Chiesa che spinge, inevitabilmente, tanta gente ad andare via.

La Chiesa non annuncia un morto ma un vivo.

Gesu’ è presente in mezzo a noi, Gesu’ è in noi e puoi parlargli quando, come e dove vuoi.

Cristo ti chiama per nome, si fa riconoscere da te.

E allora, fratello, sorella, “ non piangere un morto che non c’è “ ma corri ad annunciare il Risorto, il Dio dei vivi, il Dio che dà vita.

Buona giornata e buon annuncio a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.