Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 17 Aprile 2021

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Una pagina “ breve ma intensa “ quella che propone la liturgia di oggi.

Ci mostra la fondamentale differenza tra una vita vissuta avendo deciso di “ lasciare a terra    Gesu’ “ ed una vissuta avendo scelto di “ prenderlo sulla propria barca “.

I primi sei versetti contengono tutte espressioni che evocano solitudine, sconforto, timore: “ Venuta la sera, era ormai buio, il mare era agitato, ebbero paura “.

E’ questa la vita senza Gesu’.

Chi “ lascia a terra Cristo “, pensa di poter vivere senza di lui, è preda di questa angoscia, di queste paure, perché “ fa salire sulla sua barca “ il demonio, che, illudendolo, prima lo porta in “ alto mare “ e, poi, lo lascia alla deriva, da SOLO.

E’ una verità ineluttabile.

Se rifiuti Cristo, il suo messaggio, e ti chiudi nella tua corazza di egoismo, quella ti troverai nel momento del bisogno: non avrai consentito a nessuno di avvicinarti e, pertanto, resterai SOLO con i tuoi soldi, con i tuo fugace successo.

“ Sono io, non abbiate paura “.

E’ questa la voce che dà una svolta alle nostre vite.

“ Sono IO “ mi sta dicendo Gesu’.

Fammi entrare nella tua vita, “ prendimi a bordo “.

Attenzione, però.

Quel “ non abbiate paura “ non significa che lui ci risolverà tutto, che è una sorta di “ amuleto protettore “ ma significa che, se abbiamo Lui con noi possiamo riuscire, seguendo il suo esempio, ad attraversare la paura, ad attraversare la sofferenza, perché sappiamo, come Lui ci ha dimostrato, che paura, morte, dolore e sofferenza non hanno l’ultima Parola, non vincono, perché dopo di esse c’è la Resurrezione.

Questo significa “ non avere paura “.

Fidati allora.

Fai salire Gesu’ a bordo della tua barca!!!

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.