Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 12 Febbraio 2021

La pagina del Vangelo di oggi ci indica “ lo stile di Gesu’ “, il modo in cui opera.

Prima però di vedere qual è questo suo “ modus facendi “ vorrei soffermarmi su un versetto che ritengo denso di indicazioni: “ Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli le mani “.

E’ Gesu’ che prende l’iniziativa, è lui che ci cerca per primo.

Ma, a noi, che crediamo in lui, che abbiamo fede nella sua Parola e che siamo certi che puo’ “ guarire “ le persone dai mali che le affliggono, spetta il compito a cui assolvono gli uomini della parabola odierna: “ portargli i sordomuti “, cioè i malati, coloro che non ascoltano ( sordi ) e non proclamano ( muti ) la sua Parola.

Stiamo certi che se, per fede, gli “ portiamo “ fratelli che hanno bisogno, come noi, di guarigione, lui interverrà.

Come?

Ed ecco che torniamo…..all’inizio di queste brevi righe: vediamo con quale stile interviene il Maestro.

“ Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!» “

LO PRESE IN DISPARTE, LONTANO DALLA FOLLA

Con Cristo ci vuole un rapporto diretto, una relazione personale, a tu per tu.

Gesu’ non mi/ti puo’ parlare nella folla, perché la folla è sinonimo di confusione e, dove c’è caos, non si riesce ad ascoltare la PAROLA PERSONALE che vuole dire proprio a me, proprio a te.

Gesu’ non parla alla “ folla “ ma parla individualmente con ciascuno di noi; non ha da dire a tutti la stessa cosa, ha la PAROLA PERSONALE per ciascuno.

Cio’ significa che, se vuoi che Gesu’ ti guarisca, gli devi dedicare un tempo, uno spazio quotidiano per curare la tua relazione con lui e, a questo tempo e a questo spazio, devi restare fedele.

GLI POSE LE DITA NEGLI ORECCHI E CON LA SALIVA GLI TOCCO’ LA LINGUA

E’ chiaro il gesto.

Interviene su cio’ che ci impedisce di ascoltare e di parlare dicendo: “ Effatà “

APRITI

Ecco il risultato della guarigione.

Sii aperto, non chiuderti nei riti, non chiuderti nella tradizione, non chiuderti nel “ cosi’ fan tutti “ ma APRITI, scegli, cioè, la Parola del Vangelo come pista, come roccia su cui fare affidamento e vivi radicato in essa.

Ha una potenza devastante, rompe gli schemi comuni e ti porta a condurre un’esistenza vera, dove non sarai più né sordo né muto ma griderai sui tetti cio’ che hai ascoltato perché è bello, è vero e ti cambia.

E’ la guarigione, l’unica di cui abbiamo bisogno.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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