Fabrizio Francesco Campus – Commento al Vangelo del giorno – 2 Novembre 2020

In un tempo in cui si crede un po’ a tutto, a parlare di resurrezione si corre il rischio di essere additati come visionari o persone che credono alle favole. È un paradosso, eppure è così.

Ma il punto non è se ci credano gli altri o meno, bensì se ci crediamo noi. È credere alla resurrezione che ci permette di dare la vita per chi amiamo. Credere che la morte non sia l’ultima parola, significa anche avere la consapevolezza di essere così preziosi per Dio che davvero Egli non voglia perdere nemmeno uno di noi.

Spesso si sentono discorsi troppo teorici, a voler essere gentili, sulla morte e sul dolore come volontà di Dio. Io non so quale sia la Volontà del Signore, se non che Egli non voglia perderci. Certo, questo desiderio non prevede di non morire fisicamente, ma per chi ha lo sguardo del figlio di Dio, la morte smette di essere un vuoto e diventa un passaggio.

Allora chiediamo questo sguardo, per essere portatori della luce della Resurrezione.


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AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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