Fabrizio Francesco Campus – Commento al Vangelo del giorno – 2 Gennaio 2020

Il Verbo che si fa carne non può essere mai un fatto a sé stante. Deve farsi carne anche nella mia vita. Devo essere, come Giovanni, voce della Parola.

Questo dà il senso al Natale e al nostro Battesimo, impedendo ad essi di scivolarci addosso. E non bisogna essere necessariamente chissà chi o avere chissà quale qualifica, né compiere chissà quale impresa eroica. Perché non siamo né eroi né Gesù.

Però possiamo e dobbiamo essere Suoi testimoni. Tutti, nella realtà in cui viviamo e con i mezzi che abbiamo a disposizione, siamo chiamati ad essere testimoni di Cristo. Io cosa sto facendo per essere questo?

Il Signore ci renda capaci di essere la Sua voce, le Sue mani, i Suoi segni.

Fabrizio Francesco CampusCommento a cura di Fabrizio Francesco Campus

Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.


Dopo di me verrà uno che è prima di me.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 19-28 Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore

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