don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 6 Ottobre 2020

“Dille dunque che mi aiuti”

Marta è occupata nel preparare l’accoglienza per l’ospite ricevuto in casa e rimane sorpresa nel vedere che invece sua sorella Maria non è con lei nell’aiutarla. Quando si è presi dal molto lavoro o dalle molte occupazioni, fino al punto che non si ha nemmeno il tempo di chiedere aiuto per le cose da fare, guardarsi intorno e vedere qualcuno altro spensierato e senza far nulla, innervosisce un pò, soprattutto se è proprio con lui che bisogna condividere il peso del lavoro da svolgere. Per questo facilmente si può entrare in contrasto o cadere nella trappola di puntare al ribasso, di lavorare al di sotto delle proprie possibilità.

Marta invece non ci sta a gestire la situazione in questo modo. Parla con franchezza, ma soprattutto si rivolge al Signore, chiede il suo aiuto. E il Signore interviene, parla al suo cuore, le fa capire quello che è giusto, su cosa deve continuare a concentrarsi, qual è l’obiettivo più importante da conseguire. Quando i tuoi collaboratori vengono meno, si sottraggono al lavoro che c’è da fare, tu cosa fai? Punti al ribasso? Parli con schiettezza? Ti rivolgi al Signore? Lui può sostenerti nella fatica, ma anche indicarti cosa c’è da correggere, il modo con cui guardare le cose. Prima di correggere il fratello in qualunque cosa, chiedi al Signore di farti vedere chiaro la situazione di disagio che stai vivendo.

In breve

Se il tuo collaboratore non lavora come dovrebbe, non puntare anche tu al ribasso. Chiedi al Signore che ti illumini per guardare con chiarezza la situazione e poi affronta con schiettezza il problema. Non smettere di dare il meglio di te.


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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli

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