don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 3 Marzo 2020

“I nostri debiti”

Il debito è un obbligo che una persona (il debitore) ha di eseguire una prestazione, ovvero un’azione che consiste nel dare o nel restituire qualcosa, in genere del denaro, ma non solo. Tutti noi nasciamo senza portare nulla nel mondo.

Soprattutto i primi anni della nostra vita sono trascorsi ricevendo tantissimi beni spirituali e materiali. Nasciamo pertanto debitori verso la vita, il mondo, gli altri e Dio. La nostra esistenza in un certo senso dovrebbe essere continuamente all’insegna della “restituzione”, ovvero del far dono agli altri di quelle che sono le risorse caratteriali e personali che le persone incontrate nella nostra vita ci hanno permesso di sviluppare.

Ma non sempre è così. Talvolta più che “restituire” non solo continuiamo a prendere, ma addirittura a sottrarre, impedendo agli altri a loro volta di crescere, di sviluppare il loro spazio, la loro persona. È innanzitutto per questo che chiediamo a Dio di perdonare i nostri debiti, quell’incapacità non solo di vedere quello che ci è dato ogni giorno spontaneamente da chi è intorno a noi, ma soprattutto di vedere come “restituizione” quello che invece vendiamo come “prestazione”, competenza o merito personale.

Non puoi donare con gratitudine e gioia se prima non scopri di aver ricevuto molto di più e solo per amore.

In breve

Il debito verso Dio e gli altri è una condizione esistenziale per l’uomo che solo attraverso il dono di sè si può soddisfare, anche se mai del tutto estinguere. Per questo sii sempre grato e riconoscente per quello che ti è stato dato da Dio e dagli altri.

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