don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2021

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“Anzi piuttosto peggiorando”

Una donna con perdite di sangue da dodici anni era ricorsa ad ogni tipo di cure e di medici, ma non aveva trovato nessun giovamento, al contrario continuava a peggiorare. A volte è proprio giunti a questo punto del decorso di una grave malattia che, abbandonando ogni speranza nella scienza umana, ci si rivolge a Dio per richiedere l’aiuto di Colui che ha in mano la vita dell’uomo e il potere di guarirlo. La malattia, vista alla luce di un miracolo ricevuto, è un percorso che conduce a rendere lode a Dio per la sua bontà e il suo amore.

Ma anche quando non si verifica alcun miracolo, la malattia resta sempre un percorso che va compiuto con fede, sapendo che non si è mai abbandonati da Colui che ha preso su di sé ogni sofferenza per donare all’uomo la salvezza eterna. Se la guarigione non arriva, non è segno che siamo figli meno amati da Dio, ma semplicemente che Egli ci chiede di condividere fino in fondo la fragilità corporale che appartiene ad ogni uomo, tanto credente quanto non credente. Anzi, è proprio chi ha fede che ha una risorsa in più per leggere e affrontare la sofferenza sapendo di rimanere nell’amore di Dio.

In breve

La sofferenza non è una punizione divina, ma è una via preferenziale che, come poche, può aiutarti a conoscere ancor meglio l’amore e la consolazione di Dio per te.


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