don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 25 Maggio 2020

“io non sono solo”

La solitudine con coincide con l’isolamento. Si può essere soli anche avendo accanto i propri cari o i propri amici, e si può essere in compagnia anche mentre fisicamente si è da soli (e non perchè si è al computer o sui social). Gesù sottolinea proprio questa dinamica: sarà lasciato solo da tutti, ma non sarà solo perchè il Padre sarà con lui.

Quando qualcuno è con te non è detto che debba essere fisicamente accanto a te. È nel tuo cuore, nella tua mente, lo attendi che ritorni, ti prepari ad accoglierlo. Vivi il tuo tempo in funzione di lui/lei o di loro. Siano i tuoi amici, i tuoi colleghi, persone che non conosci, ma che sai che devi incontrare.. Ci sono momenti in cui vorresti che qualcuno fosse accanto a te, ti faccia compagnia, ti ascolti e ti dica le parola giuste.

Non temere se questi momenti ti fanno pensare di essere solo. Prova a pregare, a dialogare con Dio; chiama una persona che sai che non sta attraversando un bel momento; pensa a qualcuno che può aver bisogno di te. Vedrai che quella tua solitudine è solo lo spazio per unirti ad un altro pezzo del puzzle.

In breve

La solitudine è uno spazio di conoscenza di sè e di crescita indispensabile per l’uomo, che bisogna imparare ad abitare. Ma è anche quel luogo che ti fa scoprire il ruolo indispensabile che hai nel puzzle della socialità.

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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli


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