don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 25 Gennaio 2021

“Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato”

Le parole di Gesù non lasciano dubbi o possibilità di fraintendimento e allo stesso tempo permettono di verificare la nostra fede. Per essere salvati occorrono due condizioni: credere ed essere battezzati. Se nelle prime comunità cristiane il battesimo era successivo al cammino di fede, oggi è piuttosto una tappa iniziale che non richiede nessun impegno “attivo” dal punto di vista personale. Il requisito che più impegna invece è credere. Gesù puntualizza che ci sono dei segni oggettivi che accompagnano quelli che credono. È solo in presenza di questi che si può misurare la propria fede, viceversa il credere rischia di ridursi a un convincimento personale, a dei valori astratti, o a finalità filantropiche.
I segni di chi crede non sono particolari capacità taumaturgiche o miracolose, ma sono innanzitutto espressione del fatto che quando l’umanità è ricolma della grazia di Dio può operare cose ben al di là della portata dell’uomo. La storia della santità insegna che anche coloro che erano dotati di meno ingegno o di capacità umane molto povere, abbandonandosi nelle mani di Dio, hanno dato vita ad opere ben più grandi e ben più durature di quanto avessero potuto mai umanamente progettare.

In breve

Se credi allora non vuol dire che devi per forza operare dei miracoli. Ma certamente ti renderai conto che realizzi opere che sorpassano di gran lunga le tue capacità personali e le tue aspettative iniziali.


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