don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 11 Marzo 2021

“Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare”

Non sempre rimanere in silenzio è positivo. A volte il silenzio vuol dire proprio chiudersi in casa a tu per tu con il tentatore e subire inerme tutti i suoi attacchi. Quando nel silenzio si incontra Dio allora il cuore è in pace e sente il desiderio di incontrare gli altri per donare questa pace che custodisce. Quando invece nel silenzio si lascia parlare il maligno allora egli ne approfitta per confondere prima i pensieri e poi introdurre, attraverso la mente, il caos nel cuore e nei sentimenti.

In questo modo convinti delle proprie ragioni e dei propri sentimenti non si vede più nessun altra ragione al di fuori della propria opinione, delle proprie convinzioni. Gli altri si tengono lontano o perchè si crede che non possano capire, o perchè non condividono quello che si pensa e si ha nel cuore. È difficile uscire o aiutare ad uscire da questa situazione. Chi si trova in questo stato deve cercare innanzitutto la grazia di Dio, il consiglio di un buon confessore, e pregare di più. E se possibile prendersi un tempo per allontanarsi da ciò che causa questo stato d’animo. Chi invece è accanto a chi si trova così deve anch’egli pregare e offrire dei sacrifici al Signore, oltre a mettere in atto quelle attenzioni che umanamente possono essere opportune.

In breve

Il silenzio in cui abita Dio fa entrare la pace nell’animo. Il silenzio in cui agisce il maligno fa penetrare nella mente e nel cuore tutto il suo inferno, il caos e la confusione.


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