don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo di oggi 11 Giugno 2019

Contro la degenerazione la fede genera persone adulte

In ogni relazione, degna di questo nome, c’è un patto che la fa vivere in maniera responsabile. La legge è come quel filo rosso che raccorda gli uni con gli altri e che ricorda a ciascuno di noi che al di là del proprio io c’è sempre un tu da considerare nelle proprie scelte.

Nel cuore dell’uomo spesso emerge la speranza, o potremmo dire l’illusione, che qualcuno ci dispensi dagl’impegni, che le maglie degli obblighi si allarghino o si stringano in base ai nostri desideri, che i legami non ci limitino in quello che ci piace fare e tutto questo perché sotto-sotto si pensa che le proprie esigenze siano più urgenti di quelle degli altri.

In nome di un malinteso senso di libertà siamo portati a rendere i rapporti con gli altri non solo liquidi, ma addirittura gassosi, cioè evanescenti e non di meno in questo stato di cose la relazione diventa tossica. Le regole sono fondamentali perché al servizio del nostro compimento come uomini. Gesù è venuto per permetterci di vivere la nostra umanità in pienezza, non per lasciarla come un abbozzo incompleto.

Chi è insofferente alle regole di vita, chi addirittura, con una forma di autarchia, pretende di essere legge a se stesso, finendo con imporre le “proprie regole” agli altri, si blocca nello stadio puerile d’immaturità. Certo, le regole da sole non sono sufficienti a fare di un uomo e una donna delle persone adulte responsabili.

Se applicate senza il coinvolgimento interiore, senza la spinta dell’amore, esse certamente diventano un peso insopportabile, un sistema carcerario da cui fuggire. Gesù viene affinché possiamo vivere l’alleanza con Dio e tra di noi come un ponte che permette di essere avvicinati, nel momento del nostro bisogno, e di farci prossimo agli altri per essere un aiuto nei loro vuoti esistenziali.

Commento a cura di don Pasquale Giordano

FonteMater Ecclesiae Bernalda

 

La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

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Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 17-19


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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