don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 5 Settembre 2020

Interiorizzando la legge dell’amore passiamo dall’essere individui al vivere come persone

Sabato della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

L’uomo è fatto di bisogni che si dispongono su una scala determinandone il grado di necessità. Ci sono bisogni ineludibili, come la fame, la sete, che riguardano il benessere corporale della persona ma anche quelli psichici che non possono essere soddisfatti da soli, primo fra tutti quello del contatto e dell’essere amati. Il bisogno spinge all’azione e alla relazione. Su questo principio si basa la Legge, che prima di dire all’uomo ciò che deve o non deve fare, gli rivela quello Dio fa per lui. Il Signore ascolta il bisogno dell’uomo e interviene instaurando una relazione d’amore che fa crescere la sua creatura come persona. Il primo modo col quale Dio ci ama e ascoltando e rispondendo ai nostri bisogni. La prima preoccupazione del Signore è per l’uomo del quale dice: «non è bene che l’uomo sia solo». La legge suprema dell’Amore guida il discernimento di ciascuno che, accolto nel suo bisogno, impara ad ascoltare anche quelli dei più poveri e dare risposte concrete attraverso la carità fraterna. 

In tal modo il credente non è solo esecutore della legge, ma traduce in vita la legge dell’Amore che lo rende veramente libero e determinante per la costruzione di una bella comunità di fratelli.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore! 


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
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