don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 16 Novembre 2019

Chiedere giustizia significa impegnarsi per realizzarla

Sabato della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La parabola che Gesù racconta è tratta da un episodio realmente accaduto perché non è strano incontrare giudici che amministrano la giustizia in maniera asettica e distaccata. C’è la giustizia quale applicazione della legge e c’è la giustizia intesa come ristabilimento dell’ordine, della riconciliazione. La giustizia umana non può limitarsi ad eseguire i precetti della legge, ma deve perfezionarsi affinché le disuguaglianze e le prevaricazioni siano eliminate per lasciare spazio alla fraternità. 

Centro della giustizia non è la norma ma la persona. Come tale invocare la giustizia non significa vendicarsi o esigere quanto spetta, ma chiedere a Dio che, instaurando il suo regno, possa stabilirsi la sua giustizia. Beati gli affamati e gli assetati di giustizia! Beati cioè coloro che non sono soddisfatti solamente se essi vengono soddisfatti nei loro bisogni, ma vedono realizzarsi il regno di Dio anche con il proprio contributo.

La preghiera non è solamente occasione per lamentarsi con Dio circa le ingiustizie, ma anche la manifestazione della propria disponibilità a mettersi al servizio della giustizia e della pace. 

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
 

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18, 1-8
 
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». 
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore

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