don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 9 Maggio 2019 – Gv 6, 44-51

Gesù si è fatto uomo perché nella sua umanità trovassimo l’eternità della vita e dell’amore del Padre.

Mettimi nella tua carne

Vorrei non mormorare.
Vorrei una bocca che si aprisse solo perché attratta da te.
Vorrei una lingua istruita da Dio.
Vorrei un orecchio che si riempie solo della tua voce.
Vorrei un cuore che crede solo in te.
Vorrei una fame che si sazia solo di te, pane mio e vita mia.
Vorrei non morire.
Vorrei vivere in eterno.
Vorrei la tua carne per vivere nel mondo.
Vorrei te.
Aspettami.

Attirami.
Resuscitami.
Istruiscimi.
Parlami.
Insegnami.
Saziami.
Mettimi nella tua carne.

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Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 44-51

In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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