don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2019

Lazzaro viene incontro a Gesù dal sepolcro, ma chiamato dall’affetto dei suoi cari e dalla commozione di Cristo fondata su una profonda amicizia umana.

Quest’uomo è posseduto perché viene dai sepolcri ma lì vive solo, senza più dominio di sé, isolato dal mondo. Ma anche qui Gesù fa il suo miracolo e quella solitudine e disperazione la mette in una mandria di maiali, portandosi Lui la sorte di solitudine e incomprensione che prima aveva tormentato quell’uomo.

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Poesia

Dì il mio nome

“Che hai tu in comune con me…?” chiede il demonio.
Gesù mio adorato, cosa hai tu in comune con un demone?
L’indemoniato. L’uomo.
Cosa hai tu in comune con me?
Me.
Ti odia tanto.
Ti amo tanto.
Siamo tutti e due corsi da te, io e il demonio. Siamo davanti a te tutti e due, ai tuoi piedi tutti e due.
Ci hai creati tu.
Ci chiedi il nome.
Ti odia tanto.
Ti amo tanto.
Non tormentarmi, dice.
Non cacciarmi, prendimi, amore mio, dico.
Mandaci da quei porci, dice.
Tienimi con te, stringimi, di’ il mio nome, dico.
Ti odia tanto.
Ti amo tanto.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 5, 1-20
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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