don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2018

Il regno di Dio è l’infinitamente piccolo che è così per dare frutto. È la verginità feconda di Maria che, nella castità, annuncia la promessa di una maternità eterna per tutti noi. In ogni tempo, in ogni spazio.

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Poesia

Attendevo te e ora sei qui

Che strano regno.
Così piccolo da scomparire.
Non brilla su un monte.
Ma finisce sotto terra.

Che strano Dio.
Non domina gli uomini.
Ma si fa prendere dalle loro mani e gettare via.
Si fa prendere dalle mani di una donna e si lascia mischiare fino a scomparire.

Che strano uomo sei.
Parli di Dio e del suo regno con parole semplici che sanno di terra e di pane.

Le cose veramente grandi nascono piccole come un seme e l’albero che diventerà.
Le cose veramente buone vanno sempre unite, mischiate, generosamente.
La solitudine è morte.
E non è mai buona.

Attendevo te che ti facessi albero per il mio riposo.
Attendevo te che ti facessi pane per la mia fame.
Attendevo te.
E ora sei qui.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 13, 18-21
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

 

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