don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 19 Gennaio 2019

Il figlio di Alfeo, Matteo Levi, rappresenta il popolo ebraico ancor perso nell’idolatria verso il vitello d’oro qui simboleggiato da poche monete.

Ma lo sguardo del Signore fa suo quell’uomo, come le Tavole della Legge hanno creato un popolo appartenente a Dio.

E quel popolo non è solo fatto di santi: è composto anche di peccatori tra i quali Gesù vive e parla portando la salvezza e la possibilità della conversione

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Poesia

Accomodati a casa mia

Si. Lui mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori.
Si. Lui sta con i malati.
Si. Lui è venuto a chiamare i peccatori.
Perché Lui ama.
E amare è condividere la tavola, la malattia, il dolore degli errori, degli sbagli, dei peccati.
Perché chi ama si prende tutta la mia vita.
E io sono malata, stanca, peccatrice.
E ho fame.
E ho bisogno di cure.
E attendo di essere salvata.
Qui.
Ora.
A casa mia.
Dici di amarmi?
Dici di volere il mio bene?
Dici di volermi salvare?
Accomodati a casa mia.
Come fa Lui.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 2, 13-17
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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