don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 15 Marzo 2019 – Lc 11, 29-32

La vera giustizia non si accontenta della legge, ma entra dentro le vite, prende in mano la dignità delle creature e la vuole esaltare e custodire. La giustizia è preceduta sempre dall’amore, dall’invito all’ascolto pronunciato dal Padre che, prima di tutto con i comandamenti, vuole unirci e farci suoi.

Sei il Signore di tutto

Sei signore.
Del tempo.
Dei campi.
Della mia fame.
Delle leggi.
Del tempio.
Del pane.
Di tutta la mia vita.

Non c’è sabato.
Non c’è legge.
Non c’è tempo.
Che ti possa fermare.
Se io ho fame.

Io e il mio bisogno.
Siamo il tuo sabato.
La tua legge.
Il tuo tempio.

Tu sei quello che copre ogni mio bisogno.
Perché tutto è tuo.
Io e il mondo.
Tu sei signore di tutto.

Mt 5, 20-26
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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