don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 15 Aprile 2019 – Gv 12, 1-11

Marta, Maria e Lazzaro scoprono il volto di Cristo nell’amicizia con Lui. Essere amici di Gesù significa percorrere con Lui la Via del servizio e del dono totale di sé come Maria che “spreca” un olio pregiato per ungere i piedi di Lui, asciugandoli poi con i suoi capelli. Giuda, e molti con lui, non comprendono l’eccesso dell’amore che solo Cristo accoglie pienamente perché Egli stesso è dono senza misura che riscatta la vita del mondo.

Vorrei tutto di te 

Le scelte che debbo fare non sono sempre tra bene e male.
Scelgo anche tra due cose belle.
Denaro per i poveri o onorare te?
Scelgo te.
Perché sei qui.
Davanti a me.
Ora.
E io so fare solo il bene possibile.
E io so amare solo chi ho davanti.
E sei tu, sempre.

Adorarti con le preghiere.
Ricoprirti di parole.

Adorarti con il cuore.
Avvolgerti da capo a piedi con il mio amore.
Adorarti con le mani.
Versare sui tuoi piedi l’oro più prezioso.

Adorarti con i capelli.
Con il viso sui tuoi piedi.
Con i capelli tra le mani.
E tutta la casa che profuma di noi.
E tutta la vita mia che profuma di te.

E poi c’è chi non vede te.
Chi non cerca te.
Chi non sente nessun profumo.
Chi non si siede a tavola.
Chi non parla con te.
Chi non ti ascolta.
Ma accorre ugualmente.
Per vedere lo spettacolo di Lazzaro.

Hanno paura di quello che gli porti via.
E invece sei venuto solo per dare, dare.
Tu non vuoi nulla.
Se non essere preso, unto, amato.

Sei in casa.
Sei alla mia tavola.
Vorrei versarti addosso la mia vita.
Prendi il mio olio più prezioso.
Vorrei tutto di te.
Dammi i tuoi piedi.
I miei capelli per asciugarli, per coprirli.
Voglio riempirmi del tuo profumo.
Quando non sarai più con me.
Chiuderò gli occhi e sentirò il tuo profumo.

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Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 12, 1-11

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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