don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 9 Settembre 2019

<<Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c’era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui>>.

La grande differenza che c’è tra Gesù e i suoi detrattori è lo sguardo. Essi guardano la sofferenza di quel malato solo per trovare motivi per accusare Gesù, invece Gesù guarda quest’uomo perché ha a cuore la sua sofferenza. Apparentemente tutti guardano quest’uomo con la mano inaridita, ma la grande differenza è nel motivo. Ecco perché Gesù deve operare un miracolo a più livelli: il primo è quello di rimettere al centro quell’uomo con la sua sofferenza:

<<Alzati e mettiti nel mezzo! “. L’uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato>>. Soltanto quando rimettiamo al centro realmente le persone con la loro storia, la loro sofferenza, il loro vissuto, solo allora siamo anche autorizzati a dire che il nostro punto di vista è quello giusto.

Usare la vita delle persone, la loro sofferenza e la loro storia come pretesto per “colpire e accusare”, significa mettersi dalla parte degli scribi e dei farisei, e trasformare un dolore in un’arma da usare contro qualcuno. <<Poi Gesù disse loro: “Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del/bene o fare del male, salvare una vita o perderla?”. E volgendo tutt’intorno lo sguardo sudi loro, disse all’uomo: “Stendi la mano!” Egli lo fece e la mano guarì>>.

Infatti l’unica grande domanda che dovremmo farci è se esiste il momento giusto per fare del bene e salvare la vita di una persona, oppure ogni momento in realtà è quello giusto. Gesù ci insegna che “ogni momento” è una buona occasione per fare del bene e salvare la vita di una persona, e se per fare questo bisogna mettersi contro una certa etichetta, burocrazia e regole, questo non smentisce il valore di quelle regole, ma le realizza. Infatti una legge è giusta solo se contempla un’eccezione. Noi siamo guardati da Gesù sempre come eccezione, ma ciò non toglie nulla al valore di una regola, semplicemente la umanizza, la compie.

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Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 6-11


Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Parola del Signore

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