<<È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio>>.
Frase del vangelo molto famosa quella del passo di oggi, ma forse anche molto fraintesa. Chi è un ricco? Ci verrebbe da dire che un ricco è uno che ha molte cose. E in parte è vero.
Ma la vera definizione di ricco dovrebbe essere questa: ricco è chi non ha bisogno. Povero invece è chi ha bisogno. Quando si arriva a credere di non aver bisogno degli altri, di Dio, dell’amore, di una speranza grande, di un amico, allora noi ci comportiamo come ricchi, e per uno così non è facile salvarsi.
Finché non riprendiamo confidenza con il fatto che noi siamo innanzitutto bisogno, e quindi siamo essenzialmente tutti poveri, allora non potremmo nemmeno accogliere il regno di Dio nella nostra vita.
Perché Dio dà l’acqua a chi la chiede e non a chi pensa di essere già dissetato. Non dobbiamo passare la vita ad addomesticare i nostri bisogni ma ad accoglierli con umiltà . Noi non possiamo fare a meno degli altri, non possiamo fare a meno dell’amore, non possiamo fare a meno di Dio, non possiamo fare a meno di tantissime cose e prima ce ne accorgiamo, prima le accogliamo.
Chi basta a se stesso è già all’inferno ma ancora non lo sa. Era il sogno di Satana, emanciparsi da tutto e soprattutto da Dio pensando così di essere libero. Tranne poi accorgersi che la felicità è sapersi amati e non fare a meno dell’amore. Ci verrebbe da domandarci allora perché molti santi nello scegliere la povertà , l’hanno intesa anche come povertà dalle cose materiali. Hanno fatto ciò perché dietro il possesso delle cose c’è la tentazione di pensare che bastino esse a riempire il nostro bisogno di felicità , quando invece mai le cose possono fare questo.
Motivo per cui è meglio prendere distanza dalle cose per non trovarsi succubi di questa menzogna, poiché capita troppo spesso che sono le cose a possedere noi e non invece noi le cose. Meglio quindi provare un po’ di fame e ricordarsi di essere liberi, che essere satolli e fondamentalmente succubi del mondo.
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È più facile che un ammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19, 23-30
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Parola del Signore