don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 2 Luglio 2019 – Mt 8, 23-27

<<Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva>>.

La consolazione che tante volte ci porta il Vangelo consiste soprattutto nel non tacere quello che solitamente sentiamo nella nostra vita ma che non abbiamo quasi mai il coraggio di dire ad alta voce. Per esempio quante volte la barca della nostra vita è in balia delle onde?

Problemi, imprevisti, situazioni che non abbiamo scelto, eventi che sono più grandi di noi sembrano abbattersi sulle nostre piccole forze e speranze e ci mettono così tanto in pericolo da sentire che da un momento al? altro finiremo male e cadremo nel grande mare della disperazione. E Dio dov’è? Sembra dormire.

Questo non solo ci risulta incomprensibile ma fa scattare anche una sottesa rabbia che invade tutta la nostra vita spirituale. Quante volte la gente che incontro decide di non pregare più, di non accostarsi più ai sacramenti, di non dare più spazio alla fede nella propria vita, e questo perché fonda mentalmente è arrabbiata.

Se Dio c’è perché non interviene? Perché sembra che dorma? <<Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: “Salvaci, Signore, siamo perduti! ». Ecco la prima grande lezione: la rabbia va sempre trasformata in preghiera. Se ciò che di difficile viviamo ci toglie la preghie ra, il rivolgerci a lui, allora è proprio in quel momento che abbiamo perso tutto.

Dobbiamo sempre trovare il coraggio di essere sinceri, di dire nella preghiera tutto, e soprattutto di non smettere mai di pregare nonostante la voglia che abbiamo di andarcene. <<Ed egli disse loro: “Perché avete paura, uomini di poca fede?’). Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia>>.

La risposta di Gesù è chiara. Vivere avendo fede in lui significa accettare che la Sua presenza non faccia scomparire quello che normalmente c’è nella vita di ogni uomo sulla terra. Ma significa vivere tutto, anche i venti contrari e le onde nella barca, sapendo che in fondo siamo Suoi, e che possiamo solo fidarci più di lui che delle tempeste.

Fidarsi è decidere di fidarsi.

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Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 23-27

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.

Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore.

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