don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 30 Gennaio 2019

La parabola del seminatore è sempre un esame di coscienza che periodicamente dobbiamo fare sulla nostra vita. E questo perché dobbiamo partire dal presupposto che qualunque sia la condizione in cui ci troviamo (strada, sassi, spine, terreno buono) Dio comunque semina qualcosa nella nostra vita.

Infatti Egli non elargisce un bene a seconda di quanto siamo bravi, preparati, buoni, all’altezza della situazione. Ma molto spesso Egli lo elargisce nonostante noi. Ad esempio Egli ti dà un figlio non perché tu sei più bravo di un altro ma molto spesso nonostante tu non sia migliore se non a volte peggiore degli altri.

Egli ti dà un altro giorno di vita non perché ti sei comportato bene o perché è convinto che non lo sprecherai, ma te lo dà nonostante il rischio prevedibile che molto probabilmente farai danni. Insomma per qualunque cosa della nostra vita non dobbiamo mai perdere di vista che c’è moltissimo bene che il Signore fa a noi guardando con fiducia noi nonostante noi. Se così è allora la questione si capovolge: che cosa vogliamo farne del bene che Dio ha seminato nella nostra vita? Vogliamo sprecarlo con la nostra superficialità? “Una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono”.

Vogliamo abbandonarci solo alle logiche dei facili entusiasmi che iniziano tante cose senza concluderne nessuna? “Un’altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì”.

Vogliamo continuare a vivere solo in ostaggio delle nostre paure, calcoli e preoccupazioni senza mai godere di ciò che abbiamo? “Un’altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto”. Insomma che cosa vogliamo fare rispetto a ciò che Dio fa nella nostra vita? “Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno”. Fortunatamente c’è la concreta possibilità che possiamo decidere di fare tesoro del bene che ci viene dato.

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Mc 4, 1-20
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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