don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 27 Aprile 2019 – Mc 16, 9-15

“Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Magdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere”.

I racconti di Pasqua sono costellati di incredulità. Nessuno crede subito alla Pasqua. Tutti hanno bisogno di attraversare il guado del dubbio, della paura, dell’incertezza. Nel racconto del Vangelo di Marco di oggi forse il ragionamento dei discepoli sarà stato uno di quei ragionamenti superficiali, gravidi di pregiudizio: “saranno i vaneggiamenti di una donna”. Ma non è l’unica a non essere creduta. Anche i discepoli di Emmaus non sono presi sul serio. Nessuno vuole credere alla Pasqua. Il dolore ha sempre argomenti più convincenti della gioia.

Il male fa più notizia del bene. Un dente che fa male attira di più l’attenzione di trenta denti sani. “Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato”. È questa durezza di cuore che forse dovremmo toglierci di dosso. È imparare ad aprire in noi l’ipotesi che forse le cose non stanno esattamente come ci suggerisce la nostra angoscia. C’è una grande educazione che la Pasqua dovrebbe inaugurare in noi. È lasciare che la luce pian piano possa di nuovo far abituare i nostri occhi a vedere di nuovo. I nostri occhi allenati al buio che tante volte ‘mal sopportano la luce. 

Annunciare il Vangelo non significa dire qualcosa ma lasciare che ciò che è successo quel giorno di Pasqua ci raggiunga davvero. A noi è chiesta la testimonianza della nostra vita trasfigurata dalla Pasqua. Il mondo non ci chiede parole, ci chiede di mostrare con la nostra esistenza ciò che crediamo. Per questo ogni vero cristiano non è altro che un martire, cioè un testimone.

È la testimonianza la nostra professione di fede.

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Andate in tutto il mondo e proclamamate il vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 16, 9-15

Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.

Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.

Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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