don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 18 Novembre 2019

Quando non si vede più dove si sta andando nella vita , quando l’orizzonte di senso è oscurato, noi siamo come dei ciechi, al buio. La vita non è più vita ma è un inferno dove cerchiamo di soprawivere elemosinando l’esistenza. È que­ sta la condizione rappresentata dall’uomo del vangelo di oggi. Eppure c’è un miracolo prima del miracolo. «Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli rispose­ ro: “Passa Gesù il Nazareno!”. Allora incominciò a gridare: ‘ Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”» .

Ecco ilmiracolo prima del miracolo: il desiderio di quest’uomo di incontra­ re Qualcuno che possa riconsegnargli ciò che la vita gli ha tolto. La nostra prima vera guarigione non è tanto da ciò che ci affligge ma è nei nostri desideri più profondi. Quando si ammala il nostro profondo desiderio di felicità è difficile poter incontrare una grazia che ci cambi l’esistenza.

Non si è mai in grado di accogliere fino in fondo se non ciò che si desidera veramente, e il cieco del vangelo di oggi desidera fortemente l’incontro con Cristo: «Quelli che camminava­ no avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”». È proprio questo desiderio gridato che attira l’attenzione di Gesù: <<Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: “Che vuoi che io faccia per te?” Egli rispose: “Signore, che io riabbia la vista”>>

Questo è l’impianto più vero di ogni miracolo: la guarigione del desiderio, di ciò che si vuole veramente, fino al punto di poterlo dire ad alta voce, chiederlo, implorarlo al Signore, e solo allora l’umiltà di accogliere ciò che non è più nelle nostre capacità: <<E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”. Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio>>.

Il Signore non ci chiede di riuscirci ma di avere fede che Lui invece può riuscirci. È fidarsi prima di ciò di cui noi siamo capaci, cioè il desiderio autentico, e poi spostare la nostra fiducia in Colui che è l’unico che può realizzarlo nei fatti.

Commento di don Luigi Maria Epicoco.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18, 35-43
 
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». 
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». 
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Parola del Signore

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