don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 10 Luglio 2020 – Mt 10, 16-23

<<Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe>>.

Agnelli, lupi, serpenti e colombe. In un unico versetto Gesù raggruppa quattro tipi di animali per farci comprendere la nostra vera dimensione. Per sensibilità personale diremmo immediatamente che i buoni sono gli agnelli e le colombe, mentre invece i cattivi sono i lupi e i serpenti.

Ma Gesù ci stupisce perché per farci capire in che rapporto siamo con il mondo ricorre alla stessa posizione che ha un agnello davanti a un lupo, ma per spiegarci qual è il modo migliore di stare nel mondo dice che bisogna tenere insieme dentro di noi il serpente e la colomba, cioè la furbizia/prudenza e la semplicità.

Bastano queste poiché parole a sfatare il mito del buonismo che tante volte accompagna la vulgata cristiana. Gesù non ci dice di essere degli sprovveduti ingenui, ma degli uomini e delle donne che sanno tenere gli occhi aperti, che sanno usare la testa, che sono capaci di discernimento, ma che allo stesso tempo non vivono di complessi, non contorcono le cose, non le complicano inutilmente, ma sanno coglierne l’essenzialità di fondo. Infatti una persona semplice non è una persona ingenua, ma una persona che è capace di cogliere subito l’essenzialità delle cose, senza altre sovrastrutture.

<<E quando vi consegneranno’ nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi>>.

Gesù aggiunge un altro dettaglio decisivo: non dobbiamo pensare di essere così soli da doverci salvare autonomamente. Il cristianesimo, anzi, è la fede di sapere che si è di qualcuno, e che proprio a partire da questa appartenenza tutto è affrontabile, tutto è vivibile. Troppo spesso invece viviamo come se fossimo soli, come se dovessimo da soli risolvere tutto quanto ci capita. In realtà c’è una misteriosa grazia che Gesù chiama apertamente Spirito Santo, che ci accompagna e ci guida in ogni passo e in ogni parola.


AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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