don Luciano Vitton Mea – Commento al Vangelo del 20 Novembre 2021

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Sono tanti gli interrogativi circa la vita dopo la morte. Noi cogliamo l’occasione di rallegrarci per quanto ci fa intravedere Gesù rispondendo a un gruppo di sadducèi, increduli nella risurrezione: Dio è il Dio dei vivi e non dei morti.
La nostra morte non è nulla di definitivo; ci introduce in una vita diversa da questa terrestre, non limitata e appesantita da istanze corporali, ma direttamente illuminata dalla luce di Dio. Anche Gesù, con il suo corpo risorto e glorioso non veniva immediatamente riconosciuto dai suoi.
Così anche noi, pur rimanendo noi stessi, assumeremo quella dimensione di immortalità dentro una vita più piena ma diversa, per noi inimmaginabile: la vita del Risorto.
E’ bene che ringraziamo il Signore per l’avvenire che ci aspetta, ma è bene tuttavia non sfuggire alla realtà attuale e vivere pienamente il tempo presente e i suoi compiti, dove tutte le circostanze sono ottime occasioni per offrire ogni cosa al Signore e riconoscerlo in ogni momento come presente, suscitatore e amoroso custode della nostra vita. […]

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