don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 20 Settembre 2020

La logica di pagare allo stesso modo sia gli operai della prima ora sia quelli dell’ultima è sicuramente una gestione economica fallimentare. Se Gesù gestisse così un’azienda di oggi, dichiarerebbe presto fallimento. In realtà i fallimenti sono i nostri. Sono tutte quelle occasioni che ci siamo persi quando abbiamo deciso di restare “disoccupati” sulla piazza; quando una delusione precedente blocca ogni nostra azione futura; quando invece di cambiare strada preferiamo restare da soli ai margini di quella vecchia.

Gesù passa, a tutte le ore, e a tutti dà sempre una nuova possibilità per impegnarsi di nuovo, per lavorare alla vigna e avere la giusta ricompensa. Non conta da quanto tempo siamo al suo servizio, se lo siamo da sempre o se siamo arrivati ora, perché a tutti viene dato ciò di cui abbiamo bisogno in egual misura. Allora accade che nella vigna del Signore un Papa possa avere la stessa ricompensa di un ladro convertitosi all’ultima ora. Non dimentichiamo come Gesù accoglie la confessione all’ultimo minuto del buon ladrone crocifisso accanto a lui.

E anche se a molti questa cosa può infastidire o addirittura sembrare ingiusta, agli occhi di Dio siamo tutti uguali e nessuno può accampare pretese, visto che Lui non fa mancare niente a nessuno e rispetta il suo “contratto”.

Dovremmo imparare tutti ad essere più felici per un solo peccatore che si converte piuttosto che per cento giusti che si vantano di fare il loro dovere.

Perché in fondo è questo quello che Dio vuole per noi: la felicità.

Buon cammino, insieme.


Fonte: don Ivan Licinio

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