don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 10 Settembre 2021

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Guide cieche

Le parole di Gesù, dirette ai discepoli, sono dirette anche a noi oggi.
Siamo tutti ciechi, tutti abbiamo degli ingombri davanti agli occhi, e ipocritamente possiamo atteggiarci a maestri sapendo che non lo siamo veramente.
è una pretesa ritenersi più sapienti e di conoscere la via se non c’è una luce superiore che illumina la notte in cui tutti ci troviamo senza distinzione.

Nessuno di noi deve considerarsi maestro, perché uno solo è il Maestro, uno solo la Guida, uno solo Dio venuto in terra per guidarci alle cose di Dio e farci entrare nella vita eterna.
Se dunque non ci poniamo in umiltà ad ascoltare il Maestro che guida con una luce superiore, andiamo alla rovina qui sulla terra e soprattutto nella rovina eterna.

Il nostro mondo, questa epoca che stiamo vivendo, è segnato da un progressivo allontanamento dalla guida della fede. Manca la pietà ovvero l’atteggiamento di chi sta alla presenza di Dio. L’uomo pio cerca di camminare umilmente davanti a Dio, rimette a lui il giudizio delle proprie scelte e non cerca altro che compiere la sua volontà, come direzione generale e quando bisogna prendere decisioni, fare le scelte giuste, in ordine alla giustizia di Dio, alla sua volontà.
L’uomo empio invece cammina altezzoso sulla terra, non guarda Dio e considera se stesso capace di guidarsi da solo e di essere guida per tutti.

L’empietà è autonomia cieca, vita immorale, mancanza di capacità empatica con i fratelli, egoismo, egocentrismo elevati a dottrina.
Nessuna nazione ha delle Leggi così alte come il popolo di Dio, poiché la regolazione dei rapporti tra le persone e soprattutto la direzione dell’intero popolo è possibile per la vera conoscenza di chi è l’uomo, della sua costituzione materiale e spirituale, e del suo destino soprannaturale.

Se non si mantengono questi valori, una scienza dell’uomo solo materialistica fa di noi solo pedine di una immensa scacchiera, sacrificabili per i giochi ampi di intere nazioni, diretta da uomini senza Dio. Per costoro gli individui hanno valore solo in quanto funzionali, e quindi sacrificabili quando serva o quando non serva più.

Le guide cieche del mondo governano le nazioni senza pensare al valore della persona, perché questo è dato solo dalla Parola di Dio che dice che ogni uomo ha un nome ed è prezioso ai suo occhi; la sua vita è destinata all’eternità sotto il suo sguardo di amore.
Quale governatore umano può dire di amare ogni singolo cittadino?
Ogni uomo è un valore perché amato da Dio e va rispettato perché del Signore, suo possesso amato. Non esiste rispetto per l’uomo se non c’è questo valore imposto dall’Alto.

Non esiste un amore più grande che dare la vita per gli altri come Dio ha fatto facendosi uomo per noi.
Il sacrificio del singolo per il bene dell’intera umanità è quello di Cristo, e nessuno può essere da più di lui. Il suo sacrificio è volontario, per amore e libero. Chi pretende invece di sacrificare gli altri per il bene della collettività, ma non rispetta la libertà della scelta, non rispetta la persona concreta. Dio chiama al sacrificio, ma come il suo, deve essere libero e per amore.

La costrizione e l’inganno invece usano gli individui come pedine sacrificabili nel grande gioco del destino della collettività: non rimane nessun nome, non c’è nessun destino eterno, se non la morte funzionale a progetti umani.

La scienza senza la guida di Dio è arrogante appropriazione di quello che è di Dio secondo fini che non sono buoni perché contro l’uomo. La scienza è conoscenza di ciò che Dio ha creato, ma l’uso di essa può essere buona o cattiva a seconda che rispetti l’uomo nella sua integralità, oppure venga usata contro di lui.

In nome della scienza si sono commessi anche crimini, poiché la ricerca e la sperimentazione senza un fine buono è immorale, come avvenne nei campi di concentramento nazisti, ma lo è ancor più se essa sacrifica persone come topi di laboratorio.
L’uomo è veramente al centro se il suo bene è sempre salvaguardato e non solo come massa, ma come persona, questo segue il comandamento che tutti gli uomini della terra possono conoscere e devono rispettare, anche coloro che non conoscono Dio, perché la Legge è scritta nell’uomo: “Fa all’altro quello che vorresti essere fatto a te”.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Fonte YOUTUBE | SPREAKER