don Francesco Paglia – Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2020

“verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno”

Penso che il digiuno oggi sia una delle cose più difficili da fare… E questo non perché sia una pratica fuori moda, ma perché si sia svuotata del suo senso reale!

Ogni cosa che non si capisce più diventa solo una pratica esteriore… Ogni tanto mi capita di sentire persone che ne parlano in questi termini: digiunare fa bene alla salute! Ecco perché anche il Signore lo raccomanda… Tante cose che mi fanno sorridere… Oppure altri che lo vedono come una cosa ormai passata, di un cristianesimo vecchio… I nostri nonni ci tenevano.. Ma ormai a che serve?

Ecco questo é il punto… A cosa serve?

Oggi tutti facciamo o non facciamo una cosa se questa serve o non serve a me! Tanti fanno il digiuno per far vedere a loro stessi o anche a Dio che ci riescono!

Ma non funziona cosí.. Il digiuno é essere capaci di vivere anche un vuoto, un assenza, un bisogno, una fame, riempiendo la di qualcuno! Se io sono capace di togliere qualcosa, ma non riempio questa mancanza della presenza di Dio avrò bisogno di altro per riempire quel vuoto! Digiunare é un esercizio di comunione con Dio prima di tutto.. Svuotato di questa relazione… “serve” a poco! Quando lo sposo non sarà più presente digiuneranno, perché avranno bisogno di dire un no a tutte le altre cose che ingolfano la vita per ricercare la sua presenza!


A cura di don Francesco Paglia

Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone


Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9, 14-15 In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Parola del Signore

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