don Francesco Paglia – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2020

“l’avete fatto a me… Non lo avete fatto a me”

Il Beato Piergiorgio Frassati prese sul serio nella sua vita questa frase… Aveva una enorme riconoscenza verso il Signore che si donava a lui tutto nell’Eucaristia che faceva della sua risposta a questo amore un gesto di servizio nel volerlo vedere e toccare e ringraziare nei poveri!

C’é un prossimo che non sempre siamo in grado di riconoscere ma che ci chiede aiuto, ci chiede ascolto, vicinanza, amore… Ci chiede di sporcarci le mani… Di rimetterci del nostro tempo, dei nostri comodi… Un prossimo che forse non é lontano da noi come quando lo soccorri con una adozione a distanza, ma che abbatte la distanza con piccole o grandi richieste…

Beh in questo prossimo c’é Gesù… Questo “lo avete fatto a me” cozza con quella domanda di tutti “quando mai Signore?”… Forse ce lo aspettiamo diverso… Ma Lui si aspetta che sia diverso il nostro sguardo, il nostro amore…

Il nostro incontro!


A cura di don Francesco Paglia

Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone


Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 25, 31-46 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore

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