Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 5 Giugno 2020

Volentieri la folla ascolta Gesù…
Gesù sa bene come mettere in crisi!

Lo fa rivolgendo una domanda, ponendo una questione: gli scribi affermano che il Cristo sarà “figlio di Davide”, mentre Davide si spinge oltre e lo chiama “Signore”…

Insomma… Come si riconoscerà il Cristo? Dalla sua appartenenza alla stirpe di Davide, ossia per discendenza? Oppure per affermazione della profezia più grande che lo definisce “Signore”?

E, in ogni caso, saranno gli scribi con le loro lettura “ufficiale” della Parola a condurre il popolo al riconoscimento della sua identità?

La domanda, in mezzo a tante, è di capitale importanza, e attraversa il vangelo di Marco dall’inizio alla fine…
Ma la risposta circa l’identità di Gesù sarà rivelata ai piedi della croce, quando il centurione lo riconoscerà “Figlio di Dio”…

Non più soltanto figlio di Davide…
Nemmeno genericamente “Signore”…
Ma Figlio di Dio che offre la vita per tutti, che muore “in quel modo” per amore, anzi ama fino al punto da morire…

Su Gesù, il Cristo, Figlio di Dio, niente più slogan…
Niente più definizioni o dispute dottrinali ed esegetiche…
la risposta a quel grande punto interrogativo è prima di tutto quel modo assurdo di amare…
E, a seguire, il nostro riconoscerlo, ai piedi della croce…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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