Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 30 Marzo 2021

Chi si scandalizzasse per il tradimento di Giuda, dovrebbe sempre tenere bene a mente anche il rinnegamento di Pietro.

Chi accusasse il buio della notte dell’amico che vende Gesù, dovrebbe sempre ugualmente ricordare il canto del gallo notturno che sigilla il triplice “non lo conosco” del primo degli amici del Maestro.

Nelle ore che precedono la Passione, siamo accompagnati da questi due uomini, che sono fratelli nell’aver condiviso la sequela, e nell’aver sperimentato insieme le loro fragilità.
Entrambi hanno attese sbagliate…
Entrambi cercano di risolvere con le “loro” soluzioni…
Entrambi rispondono male all’Amore…

Oggi stanno insieme, nella stessa cena, nella stessa notte, identico inizio di un mattino nuovo…

Tutti e due sono importanti per me…

Giuda non incontrerà nessuno che accolga le sue lacrime di pentimento, e sceglierà di metter fine alla sua vita considerandola ormai inutile e dannata. Fa lui da solo quello che a lui avrei fatto io con il mio giudizio implacabile…

Le lacrime amare di Pietro incontreranno il volto del Signore, ne ricorderanno le parole di misericordia, si lasceranno raccogliere ed asciugare, fino al triplice “ti voglio bene” sulle rive di un Lago testimone d’Amore…

Giuda e Pietro in me…
Sempre insieme…
Non posso ignorarlo…
Non devo dimenticarlo…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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